Caro diOrio

venerdì 10 ottobre 2008

Anche io che le ho create, non le capisco

domenica 29 giugno 2008

GIORNO 60

Ciao caro diario,
finalmente son tornato. Come avevo preannunciato il giorno 12, mi sono assentato per
un po' e ho lasciato l'eden in mano a quei due.
Mai l'avessi fatto! Un casino della madonna! (madonna?)
Subito ho urlato : ma donna? Ma che mi combini?
E tu Adamo? Quella pancia che t'è venuta? Ma vedi come sei conciato.
Fatti quella barba che mi sembri quel minchione di Zeus!
E poi, mai l'avessi fatto, ho guardato l'albero delle mele...
Non c'era più una mela, neanche una!
E meno male che avevo detto di non toccarle.
A quel punto non c'ho visto più, poi ho rialzato il sole, e ho
riniziato a vedere.
E li ho urlato contro le peggiori cose, che erano degli ingrati, depravati,
maledetti distruggi eden che se l'avessi saputo gli avrei fatto lo stomaco
grande come una noce.
Quel simpaticone di Adamo ha anche cercato di addossare la colpa a un
poveraccio di serpente che se ne andava in giro per i cavoli suoi.
Questo è troppo, caro diario, e' troppo.
Ho deciso, ora finisco di scrivere e li butto fuori a calci sulla foglia posteriore.
Vai a fidarti dei figli, tanta fatica e neanche un minimo di riconoscenza.
Ora zitti zitti stanno rientrando nella grotta, ma glielo faccio vedere io...
Ciao caro diario. A domani

martedì 15 aprile 2008

GIORNO 12

Caro diario, oggi è una splendida giornata!
Finalmente quei due sono usciti dalla grotta e si sono lamentati che stanno perdendo le forze, sono più leggeri e sentono il bisogno di infilarsi qualcosa in bocca (Eva ha detto "qualcos'alltro"). Insomma, avevano fame. Renditi conto, caro diario, vengono a cercarmi solo quando ne hanno bisogno! Altrimenti stanno lì, per i fatti loro, nella grotta. Che ci sarà mai, nella grotta, dico io. Un giorno ci vado e lo scopro. Vabbè, per farla breve ho creato loro delle piante con i frutti e tutto il resto, cosicchè ne potessero mangiare e siamo andati bene per un po'.
Poi - sempre dopo ore in grotta - si sono lamentati che volevano qualcosa di più che i semplici frutti. E allora lì mi è venuta un'idea geniale: "mangiate cane!", gli ho detto, ma loro hanno iniziato a fare i difficili: "Eh, ma no, poverino, ci tiene compagnia...". Però io non mi sono fatto fregare, questa volta, li sto viziando troppo ed ho deciso di essere più severo:
"Se non mangiate cane allora niente mele!"
"Ma no, Dio, dai, le mele sono buone!"
"E allora mangiate cane."
"No, poverino!"
"E allora niente mele!".
E così mi hanno tenuto il muso per un po'. Mi dispiaceva, in realtà, ma se non gli insegno adesso poi mi crescono che credono di essere i padroni di tutto e mi scavalcano. Effettivamente però un po' di ragione ce l'avevano; voglio dire, non è che gli abbia lasciato tutta questa scelta. Allora decisi di fare altri animali, cosicchè potessero scegliere chi mangiare. Prima di tutto ho creato la talpa, l'anatra, il castoro... poi, per gioco ho provato ad unirli. Mai l'avessi fatto, caro diario! E' venuta fuori una mostruosità. L'ho lasciata in giro per la terra, per ricordarmi che devo pensare prima di fare cavolate. Poi via via ho fatto tutti gli altri animali. Mi è presa l'ispirazione ed ho iniziato a fare e a fare e a fare... non sono stato buono, caro diario, lo ammetto: ho anche creato degli animaletti per infastidire Adamo ed Eva. Le ho chiamate zanzare e, credimi, questa notte ci sarà da ridere!
Beh, penso che per un po' non farò più niente. Voglio dire, adesso possono cavarsela benissimo da soli, tutti quegli animali. Anche se penso che dovrò seguire quei due ingrottati per un po', voglio affidare tutto in mano loro, ma non sono se mi posso fidare. Come dice il proverbio: "A pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia quasi mai".
Ma che è il peccato? Magari ci penso su in questi giorni... ora ti lascio che devo sgridare Adamo che si sta avvicinando all'albero delle mele!

martedì 8 aprile 2008

GIORNO 11

Caro diario, oggi ti scrivo, anche se non ho molta voglia, perchè ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e quei due ora non possono.
dIO! Oggi mi hanno fatto impazzire.
Quella donna oggi non ne voleva sapere proprio di collaborare al disegno divino.
Si era allontanata da quel poveretto col gomito del tennista.
L'ho chiamata e chiamata ooooohhh oooooohhh, ma nulla.
Ho provato a dargli un nome per farla sentire acettata.
Prova e riprovavo: Prostataaaa Eufemismaaaaaa Clitorideaaaaaaa.
Alla fine son sbottato e le ho urlato : "EVAFFANCULO!
Ci credi che quella matta ha sentito Eva e si è avvicinata dicendomi quanto fosse un bel nome?
Robe dell'altro mondo...
Comunque, alla fine "Eva" mi ha parlato e mi ha detto che non è che non volesse partecipare al mio disegno divino, era che quella sera aveva il mal di testa.
Cercai di comprenderla, ma non vi riuscii. Così detti ad Adamo una clava e gli dissi di sfruttare il suo super bicipite palestrato. La prese e la porto dentro una grotta.
Finito il tutto Adamo si allontanò sfinito. Come per incanto Eva prese la clava e colpì Adamo, ed ora sono già tre ore che sono chiusi in quella grotta.
Proprio vero che quando lo provi...
Attendo i discendenti di questi due e speriamo che questa cosa dell'evoluzione che mi sono inventato funzioni davvero altrimenti sono ami amari.
A domani allora. Ciao diariuccio

mercoledì 2 aprile 2008

GIORNO 10

Caro diario, come promesso oggi ho creato un po' di compagnia per Adamo (ahahahah ad amo... potrei andare avanti a ridere per tutta l'eternità)!
E' più piccola di lui, sta sempre a quattro zampe e sempre pronta con la lingua fuori.
Ed è pelosa.
L'ho chiamata cane e gliel'ho regalato. Lui sembra contento e ci gioca tutto il giorno! Però sentivo che c'era qualcosa che non andava. All'inizio era tutta felicità, un correre da una parte all'altra, un lanciare ed inseguire piccoli oggetti. Ma all'improvviso, poi, un velo di malinconia sul suo volto, uno sguardo fugace al cielo, con ciccignaialaporca che mostrava i primi bagliori che rasserenavano il firmamento ormai rassegnato all'oscurità. E allora ho finalmente capito! Avevo sbagliato tutto ed ero pronto a rimediare! Mi diedi da fare e LA creai. Era stupenda e pronta a riempire il vuoto nel suo cuore. La chiamai cagna e con cane corsero e corsero e corsero via... dietro un cespuglio. Poi non so cosa sia successo perchè la mia attenzione è finita su Adamo, che come cane e cagna se ne sono andati ha ripreso a giocare col suo cosino buffo.
Allora decisi di creare una donna, così che potesse aiutarlo a giocare con quell'affare, che vedendolo fare a lui sembrava anche faticoso.
L'ho fatto addormentare, per fargli una sorpresa al suo risveglio. Già che c'ero gli ho tolto anche la costola in più che mi era sfuggita ieri.
Li ho fatti svegliare insieme. Lui aveva occhi solo per lei. Lei aveva occhi solo per... no, effettivamente a lei non sembrava importare molto di lui. Comunque le ho detto: "Tu sarai sua sposa!" e lei mi ha risposto un po' stranamente: "Dovrei sposarmi con lui? Ma neanche se fosse l'unico uomo sulla terra!", e poi se n'è andata chissà dove, lasciando il povero Adamo là da solo (ma la smetterà mai con quell'affare!? da quando ha visto la donna è peggiorato!).
Ora è notte, domani proverò a farle cambiare idea... e magari le darò anche un nome... e' un peccato che "ciccignaialaporca" sia già occupato!

lunedì 31 marzo 2008

GIORNO 9

Caro diario,
oggi finalmente sono riuscito a portare a termine uno dei miei obbiettivi più importanti: son riuscito a creare la mia prima creatura vivente.
Lo volevo creare a mia immagine e somiglianza, così un attimo prima ho creato lo specchio.
Ho preso della terra e dell'acqua, e da lì ho plasmato il tutto e mi è venuto questo esserino. Col mio soffio gli ho dato la vita.
Lo dovevi vedere, era un mostriciattolo che mi guardava con quegli occhietti spaventati.
A prima vista, pensando che l'avessi cercato di fare a mia immagine e somiglianza, mi sono accorto che era venuto una bella schifezza. Una cosa brutta, ma brutta!
Non te lo puoi immaginare...
Così gli ho sputato in faccia.
Subito dopo mi ha fatto una faccia, poverino. Così ho inventato la pietà e l'ho tenuto. Non sarà un granchè ma ho inventato anche la teoria dell'evoluzione quindi spero di migliorare qualcosa con le generazioni successive.
Ti racconto come gli ho dato il nome che è un cosa simpatica.
Siccome ho pensato ad un meccanismo di riproduzione molto particolare, anche se ancora non l'ho perfezionato per bene: sembra manchi qualcosa, l'ho dotato di una protuberanza in mezzo alle gambe.
Guardandolo lì per terra disteso, non ho potuto fare a meno di fissare questa cosa e ho notato che mi è venuta di forma strana. Come ad amo...E non ho potuto fare a meno di ridere a crepapelle vedendo questa cosetta malforme
Ho deciso allora che il suo nome sarà Adamo, così ogni volta che guarderò quella sua brutta faccia gli potrò comunque farè un bel sorriso pensando al suo stupido amo.
Ora pare che l'abbia scoperto anche lui perchè sta tutto il giorno a toccarlo.
Mi sa che domani gli darò un po' di compagnia perchè non vorrei che il mio primo essere mi diventi un pervertito.
Ci devo ancora pensare bene anche se un paio di idee ce le ho.
Domani comunque ti racconterò meglio.
Ciao diario, un saluto anche da parte di Ad amo ahahahaha.

domenica 23 marzo 2008

GIORNO 8

Caro diario, oggi non ho veramente nessuna voglia di fare niente. Si, lo so, il settimo giorno era ieri, quindi dovrei essere riposato, ma è dura riprendere.
Una cosa sono riuscito a farla, ma era più per necessità che per altro: ho creato le tendine per il sole, che non la finiva più di accecarmi. Mi sono uscite strane, però, non saprei come descrivertele; ad un certo punto, poi, hanno iniziato a far scendere della roba strana, liquida. La chiamerò acqua. Vabbè il fatto è che quest'acqua ha continuato a scendere e scendere e io mi sono coperto e la guardavo scendere. E sai una cosa? Mi sono venute in mente un sacco di domande, del tipo: "Perchè sono qua?", "Cosa farò della mia vita?", "Cosa mi riserva il futuro?".
Ma sapevo anche tutte le risposte, voglio dire, sono Dio, e che diamine!
Sai che ieri poi mi sono convinto a fare i miei soldatini alati? Dopo il primo però ho deciso di togliere il laser dagli occhi. Mi ha quasi staccato un dito e allora ho dovuto inventare i cerotti. Sono carini, ma mi sembra che gli manchi qualcosa nella zona pubica. Beh, magari ci penserò più in là, ho tutto il tempo dell'eternità (certo, anche se grazie a questa scusa non ho fatto praticamente niente sino ad oggi, da tutta l'eternità... continuo a ripetermi che sono un grande perditempo...).
A domani, caro diario!