Caro diOrio

martedì 15 aprile 2008

GIORNO 12

Caro diario, oggi è una splendida giornata!
Finalmente quei due sono usciti dalla grotta e si sono lamentati che stanno perdendo le forze, sono più leggeri e sentono il bisogno di infilarsi qualcosa in bocca (Eva ha detto "qualcos'alltro"). Insomma, avevano fame. Renditi conto, caro diario, vengono a cercarmi solo quando ne hanno bisogno! Altrimenti stanno lì, per i fatti loro, nella grotta. Che ci sarà mai, nella grotta, dico io. Un giorno ci vado e lo scopro. Vabbè, per farla breve ho creato loro delle piante con i frutti e tutto il resto, cosicchè ne potessero mangiare e siamo andati bene per un po'.
Poi - sempre dopo ore in grotta - si sono lamentati che volevano qualcosa di più che i semplici frutti. E allora lì mi è venuta un'idea geniale: "mangiate cane!", gli ho detto, ma loro hanno iniziato a fare i difficili: "Eh, ma no, poverino, ci tiene compagnia...". Però io non mi sono fatto fregare, questa volta, li sto viziando troppo ed ho deciso di essere più severo:
"Se non mangiate cane allora niente mele!"
"Ma no, Dio, dai, le mele sono buone!"
"E allora mangiate cane."
"No, poverino!"
"E allora niente mele!".
E così mi hanno tenuto il muso per un po'. Mi dispiaceva, in realtà, ma se non gli insegno adesso poi mi crescono che credono di essere i padroni di tutto e mi scavalcano. Effettivamente però un po' di ragione ce l'avevano; voglio dire, non è che gli abbia lasciato tutta questa scelta. Allora decisi di fare altri animali, cosicchè potessero scegliere chi mangiare. Prima di tutto ho creato la talpa, l'anatra, il castoro... poi, per gioco ho provato ad unirli. Mai l'avessi fatto, caro diario! E' venuta fuori una mostruosità. L'ho lasciata in giro per la terra, per ricordarmi che devo pensare prima di fare cavolate. Poi via via ho fatto tutti gli altri animali. Mi è presa l'ispirazione ed ho iniziato a fare e a fare e a fare... non sono stato buono, caro diario, lo ammetto: ho anche creato degli animaletti per infastidire Adamo ed Eva. Le ho chiamate zanzare e, credimi, questa notte ci sarà da ridere!
Beh, penso che per un po' non farò più niente. Voglio dire, adesso possono cavarsela benissimo da soli, tutti quegli animali. Anche se penso che dovrò seguire quei due ingrottati per un po', voglio affidare tutto in mano loro, ma non sono se mi posso fidare. Come dice il proverbio: "A pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia quasi mai".
Ma che è il peccato? Magari ci penso su in questi giorni... ora ti lascio che devo sgridare Adamo che si sta avvicinando all'albero delle mele!

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